Dulcis in fundo
Gara sciistica "Der Weisse Rausch"
Quando il pomeriggio del 24 aprile gli impianti di risalita chiudono, il comprensorio sciistico di St. Anton am Arlberg parte davvero. È il giorno dello “scroscio bianco” ("Der Weisse Rausch"), la gara di culto che spinge ogni anno i partecipanti ai loro limiti sportivi. Già dal mattino aleggia un'atmosfera scoppiettante: moltissimi sciatori con tute da gara scherzano in cabinovia cercando di allentare l'agitazione crescente oppure sfoggiano volti rilassati. Dalle 17:00 si fa sul serio: 555 sciatori, snowboarder o telemarker partono insieme dalla vetta della Valluga.
L'ormai leggendaria gara di sci alpino "Der Weisse Rausch" attira ogni anno a St. Anton am Arlberg migliaia di appassionati di sport invernali da tutto il mondo. Chiunque può partecipare, ma qualcuno lo sa per esperienza che questa gara non è per tutti. Già dalla posizione alla partenza si giocano secondi decisivi per l'esito finale. La vera sfida, tuttavia, arriva solo dopo la "montagna del dolore": chi spinge sui 150 metri della salita intermedia, arriva in cima con i polmoni in fiamme; chi procede a passo lento, rimane indietro. La pista non battuta richiede abilità sciistiche e destrezza. Il record per l'intero percorso è stato stabilito da Paul Schwarzacher nel 2011: 8 minuti e 14 secondi. Da allora, il suo primato non è stato ancora battuto. Dagli 11 ai 18 minuti sono una buona media, ma verso la fine della gara il tempo non conta più molto: l'obiettivo diventa solo raggiungere la meta. Gli spettatori potranno osservare alcuni partecipanti vestiti in modo vistoso che arrivano in tranquillità solo dopo mezz'ora: è evidente che in questa gara il divertimento non è solo la sfida.
Der weisse Rausch 2021